domenica 3 maggio 2009

TUTORIAL VALVOLE TERMOIONICHE 1


INTRODUZIONE E BREVE STORIA


Buongiorno e benvenuti nel fantastico mondo delle valvole termoioniche...

OK andiamo con ordine, in questo mini tutorial non tratteremo il componente a livello ingegneristico (niente derivate o integrali tanto per capirci), ma a livello amatoriale, che con la tanto amata legge di OHM si possono fare “quasi” i miracoli!

Tratteremo in particolar modo i triodi preamplificatrici adibiti ad uso audio e tuttora in commercio.

Prima di tutto vi pongo una domanda molto semplice:”Nel mondo dell'elettronica attuale, dove un giorno compri un PC e dopo un anno è già quasi vecchio, e che ogni mese costruiscono componenti elettronici integrati di tutti i tipi, come è pensabile al giorno d'oggi usare un dispositivo inventato cento anni fa?

Bella domanda vero...Beh le risposte sono semplici:


1) Le persone che comprano amplificatori valvolari hanno voglia di:

-un dispositivo che dia in uscita un segnale amplificato non in modo fedele (vi son sempre differenze tra semionde positive e negative, le prime perfette e le altre compresse);

-spendere un sacco di soldi in più rispetto ad uno di uguale potenza ma a stato solido;

-trasportare quasi il doppio del peso (oltre al trasformatore d'alimentazione è presente quello d'uscita);

-scaldarsi le dita prima di suonare ( i tubi termoionici raggiungono temperature elevatissime);

-consumare un sacco di energia elettrica ( il rendimento è circa del 30-40% contro il 90% degli amplificatori a stato solido in classe D).


2) Il suono “imperfetto” che esce da un ampli a valvole risulta gradevole al nostro orecchio, in special modo quando il livello di segnale in ingresso, è talmente elevato da mandare in saturazione (clipping) il preampli e lo stadio finale. In questo caso si ottengono parecchie armoniche (prettamente pari e quindi gradevoli all'orecchio umano) che si vanno a sommare al segnale originale amplificato, ottenendo così il classico suono “caldo” delle valvole.

Provate a mandare in clipping un amplificatore a BJT e poi sentirete la differenza!


Se avete scelto la risposta n°1 non posso certo biasimarvi, allora se siete convinti di ciò vi invito a non continuare la lettura di questo tutorial perchè per voi sarà una totale perdita di tempo; se invece avete risposto alla n°2, benvenuti alla scoperta del primo componente elettronico attivo della storia: la valvola termoionica!


I primi studi ed esperimenti sull'effetto termoionico avvennero nel 1873 dall'inglese Owen Richardson, compatriota di John Fleming, inventore del primo diodo a vuoto nel 1904.

Due anni dopo l'americano Lee DeForest inventò il primo trido (“Audion”), costruendo di fatto il primo amplificatore della storia...


TO BE CONTINUED...



Costruzione artigianale di un triodo.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

audio libro del Ravalico.

Anonimo ha detto...

http://davbucci.chez-alice.fr/elettronica/orolnixie/francesco/orolnixie_schema2_0.png